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L’Isola del Cioccolato africana sceglie l'Alta Valtaro come esempio di valorizzazione territoriale

La visita in Val Taro si inserisce nell'ambito di alcuni seminari incentrati sugli sviluppi dell'agricoltura e del turismo sostenibile organizzati da IFAD (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo) e ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale) a Milano, dove Sao Tomè ha uno stand ad Expo.
La delegazione, formata da funzionari di IFAD e ICEA, da produttori saotomensi di cacao e caffè ed esperti in turismo, ha scelto l'Alta Val Taro come esempio di territorio che ha deciso di ripartire dal turismo, ma anche dalla valorizzazione delle proprie eccellenze agricole e produttive.
Il Consorzio Lovetaro&ceno ha quindi accompagnato gli ospiti saotomensi in visita in alcune delle aziende associate: dopo il soggiorno al Seminario Vescovile di Bedonia, il sabato mattina gli ospiti si sono diretti all'azienda agricola Moglia di Pian delle Moglie, in cui il signor Duccio propone ortaggi e frutta di stagione, per poi raggiungere l'azienda agrituristica "Il cielo di Strela", situata nell'omonima frazione di Compiano. Lì la delegazione ha potuto gustare un pranzo preparato con prodotti locali e fatti in casa dallo chef e proprietario Mario Marini.
Dopo la visita alle vigne e alle altre produzioni de "Il cielo di Strela", il tour si è spostato a Caboara, all'azienda agricola "L'albero del miele" specializzata in apicoltura e coltivazione biologica di albicocche.
Il gruppo si è poi diretto verso Borgotaro, per una passeggiata alla Fiera del Fungo Porcino IGP e per una visita a "La Bottega del Fungo", negozio e laboratorio di vendita e lavorazione di funghi e prodotti tipici, in cui gli ospiti hanno potuto fare un vero e proprio tour virtuale nella filiera del fungo porcino. La giornata si è conclusa con una cena, a base di funghi e prodotti tipici, alla pizzeria "La Corte" di Brunelli.
Una due giorni ricca di spunti, nella quale il Consorzio Lovetaro&ceno ha potuto portare avanti la sua attività di promozione con un interlocutore particolare come Sao Tomè, offrendogli un esempio di come, anche in Italia, il lavoro di valorizzazione e pubblicizzazione non debba mai fermarsi ma anzi, al contrario, debba trovare e sfruttare canali e mezzi sempre nuovi.
Gli ospiti saotomensi, da parte loro, si sono dimostrati particolarmente desiderosi di far propri gli spunti costruttivi che il progetto Lovetaro&ceno, in una terra come la Val Taro, può offrire. In barba alle distanze e alle differenze e in nome della voglia di fare e dell'entusiasmo.