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QUERCIOLE Il sapore del silenzio
Il sole mi batte sul viso mentre scalo la marcia e proseguo nella salita. Mi sono lasciato alle spalle Borgotaro, direzione San Pietro. Inizio a girare ripetutamente la testa, prima a destra e poi a sinistra, fuori dal finestrino.
Che bellezza. La strada è stretta ma scorrevole, e le curve da affrontare sono un prezzo veramente piccolo da pagare per godere di una visuale mozzafiato.
Ad un certo punto lo sterrato. Rallento sentendomi un avventuriero immerso nel verde, impegnato in chissà quale missione spericolata. Sobbalzo ed evito una volpe che proprio in quel momento decide di tagliarmi la strada “stai un po’ attenta va’ che stai meglio nel bosco che come spezzatino!”
Finalmente raggiungo morbide colline che sovrastano tutta la zona, e nonostante il mio odio profondo verso le levatacce mattutine, questa volta non riesco proprio a lamentarmi.
Due bellissimi casali in pietra mi attendono, hanno tutta l’aria di essere antichi. Molto antichi.
Mentre salgo le scalette che costeggiano i due edifici, noto la cura dei dettagli con cui qualcuno, (con ogni probabilità i proprietari) ha decorato con fiori e oggetti in legno la zona circostante.
Finalmente trovo Paolo e sua moglie ad attendermi, e mentre mi accolgono con il caffè che già borbotta e riempie di aromi inconfondibili la stanza, non posso fare a meno di notare la bellissima trave che attraversa tutto il soffitto.
Non appena terminato il caffè mi butto a capofitto nelle domande. So che la sua città di origine è Parma, quindi decido di iniziare chiedendogli da quanto tempo si trova da queste parti.
La voglia di fuga dalla città stessa, e il desiderio di abitare in un luogo così immerso nel verde e lontano dal caos ha fatto si che prendessi questa decisione.
“Noi abbiamo iniziato l'attività di agriturismo nel 2007,io personalmente sono tanti anni che vivo qua, una trentina. Sono originario di Parma, ma avendo la mamma di Bedonia, sono sempre stato in queste zone, e fin da bambino mi è sempre piaciuto stare qua.” Si ferma un secondo, e si gira verso la moglie intenta a preparare quelli che hanno tutta l’aria di essere tortelli ragguardevolmente buoni. Cavoli, avrei potuto ritardare un poco, magari ne avrei assaggiati un paio. Prosegue sorridendo “Poi nel 1985… amando questi posti, e volendo oltretutto scappare dalla città, ho conosciuto mia moglie. Ed è così che mi sono stabilito a Borgotaro in pianta stabile.”
Donne, alla fine gira tutto intorno a loro. Questa scelta mi incuriosisce, la città ha tutti i confort possibili e immaginabili. Sono dunque interessato a scoprire cosa lo ha spinto a compiere questa scelta così particolare. “La voglia di fuga dalla città stessa, e il desiderio di abitare in un luogo così immerso nel verde e lontano dal caos ha fatto si che prendessi questa decisione.” Paolo a questo punto guarda fuori dalla finestra, rapito dal sole che regala bagliori riflessi sul prato tagliato di fresco.
“Abbiamo tante tipologie di coltivazioni,inoltre abbiamo un allevamento, che rappresenta la mia grande passione: alleviamo cavalli, cui segue naturalmente la produzione di carne a chilometro zero. Questa è una parte a cui sono molto legato.”
Abbiamo tante tipologie di coltivazioni,inoltre abbiamo un allevamento, che rappresenta la mia grande passione: alleviamo cavalli, cui segue naturalmente la produzione di carne a chilometro zero. Questa è una parte a cui sono molto legato.
E ci credo! Sono sempre più convinto di aver sbagliato qualcosa a livello di orari. Sarei dovuto arrivare intorno all’ora di pranzo, peccato davvero. Decido di impegnarlo, quindi candidamente, e a bruciapelo, gli chiedo “E spiegami una cosa, perché io, potenziale cliente, dovrei scegliere il tuo agriturismo per le mie vacanze?”
Per fortuna non la prende sul personale, anzi, sembra divertito dalla domanda e orgoglioso nella risposta: “A livello promozionale,diciamo, posso sostanzialmente dire due cose. La prima riguarda la voglia di staccare la cosiddetta spina. Qui si può fare, grazie ad un’area “verde” di circa 200 mila metri quadrati, abbiamo due casali antichi ristrutturati che rispondono egregiamente a questa esigenza. In secondo luogo la cucina. Qui è tutto a chilometro zero con cucina tradizionale Borgotarese. Essendo legati al nostro territorio proponiamo piatti di nostra produzione…carni e prodotti agricoli e orticoli che vengono letteralmente raccolti da noi e poi proposti in tavola alla clientela.” Accidenti, ancora cibo, ma allora è una vera e propria persecuzione! Lui prosegue, imperterrito: “Ci tenevo a sottolineare che i due casali che proponiamo al pubblico appartenevano ad un casato nobiliare, la famiglia Boveri. Parliamo di edificio del fine ‘600. Ci teniamo molto a questo aspetto, abbiamo infatti mantenuto i pavimenti originali con i pianoni di una volta.” Adesso finalmente capisco perché, fin dal primo momento in cui li ho visti sbucando dietro l’ultima curva, ne sono rimasto affascinato. Paolo intuisce la cosa, e prosegue “Storia e tradizione senza rinunciare a nessun comfort, con ingressi indipendenti e tutte le comodità che possono venire in mente. Noi siamo sempre disponibili e pronti ad offrire tutta la nostra esperienza” Quasi quasi prenoto pure io, tuttavia il tempo è tiranno e devo congedarmi. Dopo averli salutati e ringraziati per il tempo che mi hanno concesso guardo nello specchietto retrovisore quel posto lontano dal tempo, così vicino al centro abitato eppure così lontano, con la quiete e il silenzio a farla da padroni indiscussi. Credo proprio che ci tornerò per proporgli una seconda parte, magari fisserò l’appuntamento intorno a mezzogiorno.